Anzac Day_versione italiana
Category : Chiara , Eventi , Mostre , PhotoGallery , Place , Riflessioni , Stili di vita , Viaggio , Vivere
Ciao a tutti,
Avevo iniziato questo articolo una decina di giorni fa ma senza concluderlo…
Volevamo un po’ raccontarvi di un evento vissuto qui a Sydney, l ”Anzac Day” che e’ celebrato il 25 di aprile.
Eravamo un po’ curiosi, convinti (forse perche’ questo paese quasi mai viene nominato nelle nostre lezioni di storia) che l’Australia neanche avesse partecipato ad alcuna Guerra! Siamo andati a vedere questa “festa” (ora non la chiamerei cosi) e la parata che fanno qui, pensando fosse un po’ come la nostra parata del 2 giugno. Bhe che dire…proprio no.
Puo’ essere forse simile in alcune cose ma proprio a volerne trovare delle somiglianze.
Cominciamo col spiegare cosa e’ l’Anzac Day…in poche righe, giuro! 😀
Ogni anno il 25 aprile Australiani e Neo Zelandesi ricordano (e non festeggiano) e commemorano tutti i soldati, le forze armate e non solo caduti in tutte le guerre [Anzac= Australia and New Zeland Army Cordps]. Coraggio, fedelta’ e sacrificio sono ricordati in questa giornata celebrata per ricordare il contributo di tutte i soldati, la crescita del loro patriottismo e l’identita’ nazionale di questo paese.
Diversi sono gli eventi e da programma avevamo notato che l’inizio e’ stato tra le 4 e le 5 di mattina! Solo dopo esserci informati abbiamo saputo che probabilmente quello era stato l’orario dello sbarco nello stretto dei Dardanelli (Gallipoli) da parte delle truppe australiane e neo-zelandesi nel 1915.
Molto sentita questa giornata dagli Australiani che assistono alla parata, parata che non e’ stato lo sfoggio della divisa in modo maniacalmente ordinato, tutti con lo stesso passo, con la testa dritta, senza guardare nessuno. Forse proprio perche’ e’ diverso il motivo ma.. quello che all’inizio ci sembrava una processione scomposta e disordinata, transennata apparentemente senza motivo…col passare dei partecipanti si e’ dimostrata un vero ricordo dei cari morti per un ideale, morti per la propria terra. A far parte di questa parata erano, intervallati da bande musicali e musicisti di cornamusa, soldati, forze armate, ma anche tutto cio’ che c’e’ intorno, dottori, vigili del fuoco, volontari e soprattutto civili con al petto le medaglie di un padre o di un nonno che ha dato la vita per il paese, signori anziani ma anche uomini, donne, ragazzi e bambini…australiani, neozelandesi ma anche da altre parti del mondo…chi in divisa, chi in abiti civili e chi in costumi tipici della propria terra. E poi tanti tanti tanti signori anziani…chi con lo sguardo triste e spento, chi con lo sguardo fiero , e chi con lo sguardo felice e “spensierato” forse grato perche’ oggi e’ un po’ diverso (anche se purtroppo non tutti possono sentirsi sicuri nelle proprie case e terre) salutava noi, appoggiati alle transenne per “goderci lo spettacolo”….bhe e’ stato bello ed emozionante e…non uno spettacolo.
Vedere I bambini con le medaglie dei nonni o le nonne che li accompagnavano con in braccio la foto del caro defunto…non vi nascondo che ci ha provocato un bel nodo alla gola e tanta commozione, forse proprio questo non rigore e questa non so come chiamarla, forse “quotidianita’” portata in strada ci ha coinvolti, non stavano sfilando, stavano ricordando..
Trovate negli album qualche foto, se riesco carico anche un video, hanno concluso la parata un gruppo di non so quanti musicisti…erano veramente veramente veramente tanti, una grande banda di bo…200 membri o forse piu’!
[Foto]
Besitos