La leggenda di Airport Security

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La leggenda di Airport Security

Venerdi 16 ottobre 2015

Tempo dall’atterraggio ai controlli vissuto con un’ansia bestiale! Paranoica direi! Abbiamo fatto una fila lunghissima, cosa che non ha fatto altro che far aumentare la mia ansia solo per ritirare il bagaglio nella zona “quarantine”

In coda dietro di noi un’altra coppia di ragazzi italiani con sogni e obiettivi simili ai nostri..chissà se li reincotreremo mai..

Prendiamo i bagagli, il mio un po’ sporco ma ancora in uno stato decente, quello di Nico unpò ammaccato, i lanciatori non sono proprio conosciuti come persone delicate -_-‘ stoffa del manico strappata, maniglia di plastica graffiata, perno della lampo rotto…vabe, l’importante è che non siano andate perse o seriamente danneggiate.

Insomma prese le valigie ci dirigiamo verso gli addetti al controllo, 2-3 passaggi di passaporto e poi arriviamo al fatidico metal detector! Ansia che non vi dico..avevo con me dei medicinali e anche degli accessori in legno, dei bottoni di una giacca, Nico tranquillo, non ha dovuto dichiarare nulla!

Airport Security la leggenda…

Oltre ad essere gentilissimi e a non esserci un’anima (altro che le riprese televisive..era un deserto!) una volta dichiarati i medicinali come per uso personale non li hanno neanche controllati e spiegato il motivo della crocetta sulla dicitura “legno” hanno passato i bagagli, il tutto senza aprire nulla, continuando a parlare per i fatti loro! Ovvio che erano tranquilli perché hanno visto che non c’era nulla di illegale ma…in TV sono moooolto esagerati! Anche tutti questi cani in giro…bo, io ne ho visto solo uno! Stava lavorando ma era uno!

Insomma…controllo passato..sospiro di sollievo tirato!!

Besitos


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